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Lista Civica del Comune di Mergozzo

EX LATTERIA DI MERGOZZO (Agosto 2017)

2 Settembre 2017, 07:09am

Pubblicato da Lista Civica Comune Mergozzo

Oggetto: Interrogazione ai sensi dell’ art. 24 del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale

Premesso che in data 7 giugno 2016 era stata presentata la seguente dichiarazione di voto.

Ad oggi la situazione è questa: o meglio è quanto pensiamo sia.

Costo ristrutturazione circa 400.000,00 euro (quattrocentomila euro) come si evince dal primo progetto dell’ Arch. MONTALTO

Finanziamento concesso da FONDAZIONE CARIPLO (accettato con Delibera di Giunta Comunale n 38 dell 8 maggio 2017) di euro 150.000 quindi mancano circa 250.000 euro per copertura importo del primo progetto dell’ Arch. MONTALTO.

Con Determinazione di AREA TECNICA N 122 del 28 Maggio 2017 viene dato incarico all’ Arch Montalto di redigere il nuovo progetto Definitivo.

Premesso che come Minoranza non siamo stati minimamente coinvolti nelle scelte né di indirizzo né di progettazione, vogliamo con la presente fare alcune considerazioni:

Come si evince dal progetto che ci è stato dato il recupero del fabbricato consisterebbe nella realizzazione di un unico locale al piano terra/rialzato con accesso dalla via tramite rampa per disabili e creazione di zona servizi igienici nel corpo retrostante nonché scala a chiocciola (di servizio?) collegante il piano terra con il primo piano.

Mentre al primo piano verrebbe realizzato un unico locale con annessi nel corpo retrostante piccolo servizio igienico l’ accesso al pubblico immaginiamo dovrebbe avvenire tramite la scalinata esterna (non siamo riusciti a capire come verrà garantito l’ accesso al primo piano alle persone disabili)

Ora si tratta di spendere 400.000 euro o forse più per realizzare due locali sala A al piano terra di mq 55,50 sala B al primo piano di mq 57,75 di complessivi mq 113,25 separati tra loro per collocarvi qualcosa che avrà ben poco a che fare con la ex latteria, con quattrocentomila euro si possono fare fabbricati monopiano accessibili da tutti e di metrature e distribuzioni interne molto maggiori.

Noi avremmo preferito la vendita del fabbricato e la costruzione di quanto in progetto in luogo più adatto.

Avremmo al massimo concepito la ristrutturazione del fabbricato solo nel caso si fosse realizzato al primo piano una ricostruzione fedele di come era la latteria prima della sua chiusura con il recupero di tutte le infrastrutture esistenti forno esterno compreso in modo da rendere tangibile come era una latteria nel 1960. Con il mantenimento dei locali interni con le vasche gli arredi e tutto quanto c’ era nella ex latteria in modo che un cicerone potesse illustrare ai visitatori il loco facendo anche toccare con mano come nonostante tutto si viveva lo stesso anche senza le esasperazioni igienico sanitarie che oggi sono sempre più imposte.

Al piano terra non sapendo se si svolgevano attività connesse alla latteria o altre attività che meritassero una testimonianza storica che val la pena di istantializzare ci va bene anche come è stato immaginato. (se ci sono storici locali che sanno si facciano avanti)

Abbiamo saputo che nei locali al piano terra ci sono (ci dovrebbero essere) parti di un vecchio grosso torchio che potrebbe essere ricostruito recuperando le parti mancanti e che potrebbe essere anche questa una istantializzazione di un tempo passato che anche in altre località è stato messo in opera. (Vedi vecchio torchio in Oggiogno sopra Cannero che il sottoscritto Porta Silvio ha avuto modo di ammirare)

Quello che chiediamo è:

  • Come è prevista l’ accessibilità al primo piano

  • Come è prevista la gestione del fabbricato una volta ultimato.

  • I costi di gestione sono stati minimamente preventivati?

  • Il riscaldamento com'è previsto?

  • Sono previsti tempistiche di apertura dei locali o resteranno aperti poco.

Per quel che riguarda l’ importanza di mantenere o meno la memoria della ex latteria segnaliamo il saggio scritto dal Nostro Concittadino Armanini Carlo e pubblicato su VERBANUS (rassegna per la cultura l’ arte la storia del lago) N° 36 del 2015 edito da Alberti/SOCIETA’ DEI VERBANISTI

Carlo Armanini - Storia della Latteria Sociale di Mergozzo (1868-1971)

Riguardo il modo in cui si è operato dopo l' acquisizione del fabbricato siamo a esprimere le seguenti considerazioni:

A parte il cambio di pendenza della copertura che a Noi non piace molto ma che comunque rientra nella creatività del progettista che rispettiamo.

Quello che non comprendiamo è il modo o meglio l' inadeguatezza di quanto si è fatto.

 

Si è rifatto parzialmente la sola copertura, rifatta in modo parziale senza manto di copertura per cui con il prossimo inverno saranno tre inverni che l' orditura in legno del tetto sarà protetta da un telo impermeabilizzato per cui chiediamo di sapere se detto telo è ancora funzionante o se ci sono delle infiltrazioni.

 

Quello che non riusciamo a capire come mai ci sia ancora il palo della corrente che attraversa la gronda del tetto.

 

Noi ci saremmo aspettati che prima di rifare il tetto di copertura si fosse fatta una richiesta all' ENEL o a chi per essa, per togliere la linea aerea e poi a linea aerea disattivata ci si sarebbe attivati per il rifacimento del tetto con un rifacimento completo di manto di copertura e lattonerie (canali di gronda compresi).

 

CHIEDIAMO pertanto:

 

E' stata fatta una richiesta di spostamento della linea aerea di cui sopra?

 

Se non è stata fatta chiediamo che sia fatta subito.

 

Poi una volta tolta la linea elettrica chiediamo che venga completato da subito la copertura del tetto non foss'altro per evitare i commenti ilari di chi giudica lo stato attuale della copertura, soprattutto quando vengono a sapere che è un' opera pubblica.

 

Con tutte le problematiche che ha il Comune pensiamo che mettere soldi propri comunali per 250.000 euro non sia proprio una cosa prioritaria e pensare che ci vengano dati altri finanziamenti a fondo perso temiamo che ciò faccia il paio con i finanziamenti a fondo perso che avrebbero dovuto arrivare per il completamento del polo scolastico.

 

Per cui secondo noi sarebbe da darsi da fare almeno per evitare che anche quello che finora si è fatto sulla copertura della ex latteria vada a ramengo.

 

Ci domandiamo e domandiamo, il finanziamento della CARIPLO di 150.000 è condizionato all’ultimazione dei lavori di recupero del fabbricato e prevede scadenze temporali? O è condizionato alla entrata in funzione di quanto previsto?

 

Ci sono prospettive di avere altri finanziamenti a fondo perso o dovremo finanziare la rimanenza con fondi comunali? (250.000 euro non sono pochi e con tutte le problematiche sicuramente a nostro avviso più impellenti che ci sono siete sicuri di poterli coprire per tempo?)

 

I futuri costi gestionali a chi competono?

 

Siamo/siete sicuri che non ci siano extra spese, nei 400.000 euro ci sono anche i costi dell’ arredamento e delle attrezzature?

 

IN ATTESA DI UNA VOSTRA RISPOSTA SCRITTA NELLA PROSSIMA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE PORGIAMO DISTINTI SALUTI.

Allegato 1 - Situazione esistenteAllegato 1 - Situazione esistente

Allegato 1 - Situazione esistente

Si noti, nella foto a destra, il vecchio forno testimonianza di un’ architettura spontanea rurale che si adattava alla natura dei luoghi che forse valeva la pena di mantenere ripristinandolo.

​​​​​​​Allegato 2 - Estratto piante stato di fatto
​​​​​​​Allegato 2 - Estratto piante stato di fatto

​​​​​​​Allegato 2 - Estratto piante stato di fatto

Allegato 3 - Estratto piante di progetto
Allegato 3 - Estratto piante di progetto

Allegato 3 - Estratto piante di progetto

Allegato 4 - Particolare zona retro piano terra

Allegato 4 - Particolare zona retro piano terra

Allegato 5 - Particolare zona retro primo piano

Allegato 5 - Particolare zona retro primo piano

Allegato 6 - Foto primo interventoAllegato 6 - Foto primo intervento

Allegato 6 - Foto primo intervento

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